mercoledì 21 novembre 2012

Io non mi sento italiano...ma per fortuna o purtroppo lo sono...

E' incredibile vedere, al giorno d'oggi, scene come quella che ho visto.
12.42 : raggiungo il treno che da Bari mi avrebbe portato a Taranto per poi, da lì, prendere l'Intercity per tornare a casa. Salgo sul treno e, preso posto, assisto ad un episodio di un inciviltà e di una maleducazione mai vista prima, per non parlare dell'omertà (fortunatamente non di tutti) degli altri passeggeri...
Un ragazzo di colore e un signore stanno avvicinandosi al treno, entrambi senza biglietto: il signore entra tranquillamente nel vagone, il ragazzo di colore no. Non perché stesse accompagnando qualcuno, ma perché il controllore (un ragazzo sulla trentina, pelato, piuttosto scontroso) lo stava afferrando dallo zaino e spingendo via, per poi rispingerlo e impedirgli di salire sul treno...
"Non puoi salire senza biglietto! Devi fare il biglietto...ce li hai i soldi?" urlava, in tutta la sua arroganza da guappo di cartone barese, in faccia al povero ragazzo che stava continuando a ripetere "lo faccio a bordo il biglietto...perché io non posso salire e il signore sì? Anche lui devi far scendere!" e, solo allora, l'altro tizio che fino a poco prima aveva detto "lo faccio a bordo il biglietto...stavo perdendo il treno" anche al ragazzo di colore, ha tirato fuori il tesserino: un poliziotto (o un finanziere...ora non so bene...chi diceva una cosa, chi l'altra). Se n'è "improvvisamente" ricordato al sentire le parole "sono 8 euro e 90"...
Sono passati quattro minuti: quattro minuti in cui il ragazzo è stato "invitato" (se di invito si può parlare) a scendere...addirittura la collega che arriva, neanche fosse un terrorista armato e fa al controllore "hai bisogno di qualcuno? Devo chiamarti qualcuno?" e, ovviamente, i commenti non sono mancati. Fortunatamente a favore del ragazzo di colore, a parte un signore, che si è professato "bigliettaio" e "di sinistra" (poi chiediamoci perché anche la sinistra faccia schifo...) che giustificava l'energumeno, negando persino che al ragazzo fossero state messe le mani addosso...
Io, dal canto mio, gli ho suggerito una bella visita oculistica. Lo so, sono stato anche io maleducato nei suoi confronti, ma "quanno ce vò, ce vò", come dicono a Roma.
"ma lei lo sa cos'è il rispetto dell'autorità? Ai suoi genitori in casa lo porta il rispetto? Se un professore le dà uno schiaffo..."
"Se un professore mi dà uno schiaffo l'ho bello e denunciato davanti al Preside" "Queste persone se ne approfittano, non fanno mai i biglietti!" "A dire il vero, il biglietto il ragazzo lo sta pagando...poi, magari, le consiglio di fare un giro su qualsiasi treno e vedere quanti furbi italiani ci sono che non fanno il biglietto!" "Ma perchè? Se lei sa che qualcuno non ha il biglietto, avvertirebbe il controllore?"
E certo! Se è un italiano, non si dice!
E, ovviamente, l'animale e la sua collega hanno sentito tutto mentre stavano sviando (e negando) che al ragazzo fossero state messe le mani addosso e che tutto è nato perché non voleva pagare il biglietto (balla colossale, visto che il biglietto l'ha regolarmente pagato. Stava solo chiedendo come mai nei suoi confronti fosse stato adottato quell'atteggiamento...) e lei fa a lui "Lasciali perdere...non starli a sentire!".
Bell'esempio di civiltà che hanno dato queste persone...davvero...complimentoni!
Io, tornato a casa (lo stavo facendo già sul treno, ma avevo problemi di connessione) ho fatto un reclamo a Trenitalia...purtroppo non avrei avuto il tempo tra un treno e l'altro di andare all'Assistenza Clienti...
e spero che almeno un reclamo a questa gente incivile venga fatto, ma le speranze sono molto basse....
Posso dire che mi sono vergognato di essere italiano, ma allo stesso tempo sono stato contento che ragazzi della mia età hanno saputo prendere una posizione e far vedere che non sempre sono gli "adulti" a stare dalla parte della ragione...



7 commenti:

Unknown ha detto...

Dopo aver letto questa storia mi vengono in mente alcune riflessioni:
-in questo post l’omertà non c’entra; usiamo i termini giusti, omertà è una parola che si accompagna a reati di mafia. Quello che tu racconti non è un episodio legato alla mafia, caso mai legato all’indifferenza.

-se eri seduto sul treno come facevi a essere sicuro che anche il signore era senza biglietto? Magari era vero, magari aveva l’abbonamento.

-un ragazzo sulla trentina?! Scusa ma dai 25 in su si è uomini e non ragazzi, io sono un ragazzo, tu sei un uomo.

-il biglietto del treno non si fa a bordo del treno. Vorrei anche farti considerare che i controllori vengono spesso maltrattati da chi non ha il biglietto, quindi evitiamo di fare come sempre i furbetti all’italiana: se non aveva il biglietto il ragazzo di colore non poteva salire sul treno.

-un membro delle forze dell’ordine può anche essere sul treno in borghese (e ovviamente non è tenuto ad avere il biglietto) per controllare che non avvengano reati o furti: non ti è passato questo per la mente?

Unknown ha detto...

-la collega ha fatto bene a intervenire dal momento che qualche anno fa due “innocui passeggeri senza biglietto” hanno sparato a dei controllori e piazzato una bomba sul vagone di un treno. Molte volte i viaggiatori vengono aggrediti e derubati dai “passeggeri innocui senza biglietto”: meglio essere prudenti, perché sul treno viaggiano anche donne e bambini.

-non c’entra niente la visita oculistica, la destra e la sinistra. Il punto è che c’era una persona che saliva sul treno senza biglietto: è stata pizzicata ed è giusto che restava a terra a pagare la multa, anche perché grazie a chi non paga il biglietto tocca all’onesto cittadini pagare anche per lui.
Sai come trattano i “portoghesi” qui a Parigi? Ti invito a rifarti un giro in metro ma senza pagare il biglietto, altro che “inciviltà perché strattonato dallo zaino”: qui i militari (la polizia in Francia non esiste, si occupa di tutto l’esercito) fermano e portano in prigione contro chi non paga i biglietti e non rispetta le leggi e con gli stranieri non sono molto teneri.

-appunto, tornando ai furbi: come pagano i furbi italiani, è ora che paghino i furbi stranieri. Ma c’è da lamentarsi perché si sta facendo rispettare una legge? E’ scandaloso pretendere che tutti in Italia rispettino i regolamenti? Scommetto che se non era un ragazzo di colore e non un bianco ragazzo italiano non ci sarebbe stata tutta questa indignazione e vi sareste fatti i cazzi vostri.
Se davvero volevate fare qualcosa filmavate la scena coi cellulari, scendevate dal treno insieme al ragazzo di colore, andavate alla PolFer e sporgevate denuncia con le prove in mano.

-animale?! Stava facendo il suo dovere. A te piacerebbe pagare il biglietto per tutto il vagone del treno su cui viaggi perché nessuno ha fatto il biglietto?
No, quindi lascia che i controllori facciano il loro lavoro con tutti, italiani e non.

-fino a prova contraria afferrare una persona per lo zaino non è fare violenza fisica e quindi non è mettere le mani addosso. In ogni caso potevate filmare tutto col telefonino ma non l’avete fatto… chissà perché…

-scusa ma il ragazzo di colore cercava di fare coglionella? Si fa pescare senza biglietto ben sapendo che non si sale sul treno senza biglietto (visto che si suppone sappia leggere e non sia la prima volta che viaggiava sul treno) e poi domanda come mai il controllore si incazza? Voleva anche una risposta?

-c’è poco da vergognarsi di essere italiani: finchè c’è da fare i furbi allora siete tutti contenti di essere italiani, quando si comincia a far rispettare la legge ve ne vergognate. Vorrei ricordarti che in Francia, UK, USA, Germania e tanti altri paesi civili i regolamenti e le leggi vengono fatti rispettare anche a muso duro.
Non vedo perché in Italia non si debba fare ed è inutile lamentarsi che il paese è in merda.

Di questo post non condivido una parola di quello che hai scritto: è ora di metterselo in testa, in Italia ci sono leggi e regolamenti che devono rispettare tutti, altrimenti che ognuno torni a casa propria perché come io rispetto le leggi che ci sono in Francia voglio che gli altri facciano altrettanto nel mio paese.

Olòrin ha detto...

il fatto che tu lasci che ad una persona vengano messe le mani addosso per me è omertà.
Il tizio ha tirato fuori il tesserino solo quando il controllore gli ha detto "sono 8 euro e 90". Poco prima ha ammesso lui stesso "stavo perdendo il treno e volevo fare il biglietto a bordo".
La possibilità di fare il biglietto a bordo treno C'E'...con una maggiorazione, ma la possibilità esiste.
Il suo dovere lo poteva fare chiedendo i documenti e facendo una multa, il ragazzo ha detto dall'inizio che voleva pagare il biglietto. E la legge puoi farla pagare anche senza mettere le mani addosso (cosa che è seguita agli strattoni...in ogni caso Dio o chi per lui lo ha fornito di bocca per poter parlare...poteva anche usare modi differenti, che non implicassero l'uso delle mani).
Il tipo delle forze dell'ordine non era in borghese per controllare chi aveva il biglietto...visto che è rimasto tutto il tempo a farsi gli stracavolacci suoi, seduto a sonnecchiare per tutto il viaggio. Poi ci sono due controllori...il treno è di due vagoni senza porte intermedie...capirai l'utilità di un poliziotto!
A me è sembrato un episodio increscioso e razzista. Perché il tipo delle forze dell'ordine è salito sul treno senza che nessuno dicesse nulla? Che aveva il tesserino è emerso dopo....(altrimenti non gli avrebbe detto "sono 8 euro e 90") quindi anche lui doveva restare a terra, secondo il tuo ragionamento.

Unknown ha detto...

Il signore in questione ha mostrato il tesserino? Sì, non importa quando l'ha fatto, l'importante è che ha dimostrato che poteva viaggiare senza andare contro la legge.
Non credo alla politica del "faccio il biglietto quando sono a bordo" perchè chi dice così il biglietto non lo fa mai.
Mettere le mani addosso?
Il ragazzo è stato solo strattonato o picchiato, scusa ma ci sono tanti particolari che non tornano e questa storia sembra un pò nebulosa e tirata per i capelli. Se poi il ragazzo è stato picchiato allora, anche se il termine è incorretto, sei stato omertoso anche tu perchè potevi scendere dal treno e denunciare subito alla PolFer l'accaduto ma non l'hai fatto.
Torno a ripetere: i controllori sono ufficiali che svolgono il loro lavoro, non sta a te contestare come lo svolgono (e questo significa che non sta a te decidere se un poliziotto è utile sul treno o no).
Diciamo che siccome il ragazzo in questione era di colore, fa "buono e comodo" difenderlo a spada tratta; se il ragazzo fosse stato bianco e italianissimo questo post non sarebbe esistito.
Basta buonismi e non tirare in mezzo Dio o la religione perchè non c'entrano nulla.

Unknown ha detto...

E basta sputare nel piatto dove mangi, fino a prova contraria tu vivi in Italia con tutti i vantaggi e gli svantaggi e se pretendi che le cose funzionino bene allora è anche tuo preciso dovere impedire che non si rispetti la legge: la legge c'è e si deve rispettare, se non la si rispetta si prendono provvedimenti.
Perchè non vieni in un paese straniero e ti comporti come quel ragazzo? Vedi un pò cosa ti fanno, altro che strattone e amici come prima.

Un'altra cosa: non ti viene il dubbio che la reazione del controllore sia stata spinta dall'esasperazione? Magari era stato aggredito da uno di questi ragazzi che non pagano il biglietto...
Ma no figuriamoci, è lui che ha torto solo perchè ha fatto rispettare una legge!

Olòrin ha detto...

certo...allora io esco e picchio il primo ragazzino che incontro perché il moccioso del piano di sotto mi ha rotto le balle?? Ma che discorsi sono?!?
Strattonato o picchiato fa poca differenza...non aveva il diritto di mettergli le mani addosso.
"Non credo alla politica del "faccio il biglietto quando sono a bordo" perchè chi dice così il biglietto non lo fa mai." Ok...allora neanche l'altro passeggero doveva salire sul treno, perché ha detto esattamente la stessa cosa...
Vabbè, evitiamo di buttare benzina sul fuoco...
La questione è che sono stati fatti due pesi e due misure. Punto. Poi possiamo andare avanti fino all'anno prossimo.
E comunque io ho sollecitato un richiamo da parte di Trenitalia con un reclamo. Più di questo non posso fare io...

Unknown ha detto...

Tra strattonare e picchiare c'è un'estrema differenza; secondo: ci sono dei regolamenti e vanno rispettati, non mi interessa la provenienza della persona in questione, conta il fatto che non ha rispettato un regolamento.
L'altra persona, esibendo il cartellino, era in regola: che ti piaccia o no è così la cosa.
"allora io esco e picchio il primo ragazzino che incontro perché il moccioso del piano di sotto mi ha rotto le balle?? ": potevi fare un esempio migliore, questo è stupido e non attinente al caso in questione.
Non sono stati applicati due pesi e due misure, se l'altro non avesse esibito il cartellino sarebbe stato trattato allo stesso modo.
In ultimo, se le cose sono andate come hai scritto potevi fare di più: scendere dal treno, andare al primo posto di polizia e denunciare l'accaduto. Un reclamo a Trenitalia vale come aver fatto finta di niente.